Marco Benedetti
1° Classe Roma –Edilkamin Ostiano 3-2 (18-25/25-18/25-23/22-25/15-12)
ROMA: Corvese 7, Drozina 4, Pepe, Carminati, Donà 9, Saccomani, Ciavarelli, Nagy 28, Matuszkova 16, Marletta 11 Mazzoni (L). Scognamillo All.: Giribaldi
Errori 18, Battute sbagliate 14, muri 9, Aces 1
OSTIANO: Squizzato, Gioria 3, Guatelli, Serena 14, Lucini, Zanini, Dumler 17, Popovic 17, Romanò 12, Perroni (L), Salvi, Ferranti 6. All.: Gazzotti
Errori 18, Battute sbagliate 7, muri 9, Aces 2
ARBITRI: Bellini Andrea - Zingoni Alessandro
Un esordio che tutti si aspettavano più agevole, viste le forze in campo, che invece si è rivelato più ostico del previsto; la neo promossa Ostiano ha venduto a carissimo prezzo la pelle, Roma, invece, ha dimostrato la necessità di un gran lavoro per eliminare tutti i difetti evidenziati nella prima assoluta e per sfruttare l’enorme potenziale offensivo. Di positivo la grandissima prestazione di Marianne Nagy. Prime battute con il freno a mano tirato per la Roma che soffre l’aggressività di Ostiano, soprattutto in ricezione; le giallorosse, timorose e disattente vanno sotto di quattro, in men che non si dica. Ci pensa la Nagy a tenere in piedi una baracca scossa da venti di burrasca; è lei il terminale unico offensivo, inevitabile quando la ricezione è un fondamentale in piena evoluzione. In queste condizioni, inevitabile il crollo delle padrone di casa che devono innalzare bandiera bianca con colpevole anticipo. Reazione d’orgoglio inevitabile nel secondo parziale, Roma entra in campo con la necessaria determinazione qualche effetto positivo si comincia ad intravedere; con la battuta le capitoline incrinano qualche certezza delle ospiti, ed anche la loro fluidità di gioco. Sono le padrone di casa a cercare la fuga, Ostiano dietro in una affannosa rincorsa, in balia di una Matuszkova finalmente a punto con continuità. Quando poi la Mazzoni perde le coordinate in ricezione, c’è sempre lei, Marianne Nagy a rimettere le cose in ordine, il pareggio è cosa fatta. Ostiano sembra pagare maggiormente a livello nervoso, la macchina da guerra perfetta del primo set è un lontano ricordo, inevitabilmente sale la soglia dell’errore; anche Roma è ben lontana dalla perfezione, i centimetri e la potenza delle ali non possono essere adeguatamente sfruttate quando la ricezione è ben lontana da livelli accettabili. Ne esce fuori un terzo parziale equilibrato, giocato punto a punto, errore su errore. La maggior caratura tecnica delle ragazze di Giribaldi viene fuori quando i palloni diventano decisivi, la Nagy non si fa certo pregare per mettere la parola fine ad un parziale che di certo non passerà alla storia. Ostiano si rimbocca le maniche, raccoglie le ultime forze fisiche e mentali a disposizione per cercare il miracolo del pareggio; la ricezione viaggia a percentuali accettabili, la difesa argina spesso e volentieri le bordate di Nagy e Matuszkova, Dumler e Popovic trovano gli spazi necessari per far male. Sono dunque le ospiti a condurre il gioco, trovando pochi ostacoli dall’altra parte della rete, Roma al contrario è macchinosa ed imprecisa, manca il guizzo vincente, in queste condizioni la strada è tutta in discesa per le avversarie. Esordio, quindi, all’insegna del tie break; Ostiano ci mette l’anima, Roma la Nagy e la Matuszkova, sono loro che regalano il primo sorriso della stagione.
07-10-2007 |