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#15112 B2F> Roma 7 cede un set all’Olbia, ma conquista i tre punti Stampa
sabato 30 ottobre 2010

Marco Benedetti

Pol. Roma 7 Volley – Pol Hermea Olbia 3-1 (25-16/25-16/22-25/25-20)
Roma 7: Leone 5, Luca 1, Pietrucci, Acciarini 3, Graziano 9, Chiesi, Galeri, Mastruzzi M. 19, Genna, Schettini 4, Alimonti 15, Mastruzzi V. (L). All.: Nulli Moroni
Errori 18, Battute sbagliate 7, Muri 9, Aces 5
Olbia: Piccioni 21, Capriotti 1, Rizzo, Lentini 7, Podda 4, Tesada 4, Casale 16, Buaroni, Caddeo (L). all.: Schettino
Errori 20, Battute sbagliate 19, muri 2, Aces 2
Arbitri: Renzi – Sicignano

Roma 7 archivia la pratica Olbia e porta a casa la seconda vittoria di questo campionato; compito sin troppo agevole nei primi due parziali, poi qualche distrazione di troppo permette alla formazione sarda di rialzare la testa e nutrire qualche speranza, tutto rientra nel binario logico nel quarto
Parte bene la formazione capitolina sin dai primi scambi il campo mette in evidenza un differenza sostanziale tra le due formazioni: le padrone di casa sono più quadrate ed efficienti in tutti i reparti, la formazione sarda soffre, invece, in maniera eccessiva in ricezione, non trovando soluzioni nel gioco offensivo. La Roma 7 può contare sull’esperienza e la tecnica nel reparto difensivo di Valentina Mastruzzi, libero di categoria superiore, è la sorella Martina, insieme alla Alimonti in posto tre, a trasformare in oro la regia della Galeri. Per Olbia in evidenza solo la Casale e la Piccioni, troppo poco per compensare la moltitudine di errori in ricezione ed in battuta. Secondo set e medesimo canovaccio, tra le padrone di casa si aggiunge alla lista delle solite nota anche la Graziano che, di esperienza, lavora molto nel reparto difensivo e mette a terra punti pesanti. Ma i colpi più efficaci per le ragazze di Nulli Moroni sono le battute e l’eccessiva propensione al fallo delle ospiti, nel parziale neanche le punte di diamante sarde riescono ad assicurare un rendimento accettabile. Terzo set e ci si aspetta l’affondo definitivo; lo scenario, invece, muta diametralmente. Cala la tensione di Galeri e compagne, cala anche l’efficacia in battuta, l’Olbia ne approfitta per dimostrare che vi sono valori all’interno della squadra. Sale alla ribalta la Piccioni in posto due, con la migliore ricezione la titubante Capriotti riesce a servire palloni più appetibili all’opposto sardo che, chiaramente, ne approfitta, risultando imprendibile par la difesa avversaria. Roma 7 è colta di sorpresa e riesce con estrema difficoltà a parare i colpi; è solo Martina Mastruzzi a limitare il passivo di una formazione andata completamente in bambola. Olbia cerca di sfruttare il trend positivo anche nel quarto parziale, il gioco riesce anche in avvio, poi, pian pianino, Roma 7 torna a compattarsi e riporta l’andamento nel giusto alveo. Piccioni e, soprattutto, la Casale continuano a far male per tutto il set, ma troppi gli errori e le titubanze della formazione sarda; la Galeri torna a servire anche le centrali ed è un apporto pesante, proprio della Alimonti il muro che chiude l’incontro. Per chiudere la valutazione sui fischietti: partita senza difficoltà tecniche, peccato che i pochi casi che necessitavano attenzione siano stati interpretati in modo difforme alla regola, imperdonabile l’attacco della Galeri in seconda linea non sanzionato dai fischietti designati.

 
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